(ottobre 2016)
a cura di Nicola G. De Toma, Vincenzo F. Scala, Vinicio Ruggiero


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Orientamento-orientarsi

All’escursionista l’orientamento serve per riconoscere in ogni momento dove si trova, attraverso anche l’uso di alcuni strumenti.
E’ il riconoscere il luogo in cui ci si trova. Il raccapezzarsi, il ritrovarsi.
Spesso è necessario svolgere un’insieme di operazioni a vista o con strumenti allo scopo di determinare la posizione in cui ci si trova, rispetto ai punti cardinali.
E’ l'insieme delle tecniche che permettono di riconoscere la propria posizione all'interno di un terreno non noto, in genere individuando la direzione del Nord.
Prima operazione dell’orientamento è: orientare le carte in modo che quello che è rappresentato su di esse sia disposto nelle stesse posizioni e direzioni esistenti sul terreno a noi circostante. Si esegue, se si hanno pochi punti di riferimento, tracciando una retta sulla carta tra il punto in cui ci si trova ed un altro ben visibile anche sulla carta.
Questa retta potrà essere usata come un mirino, puntando un’estremità verso di noi e l’altra verso il riferimento scelto.
Si può fare un orientamento magnetico ponendo il centro della bussola alla metà di un lato verticale della carta, ruotandolo fino a che questa non sia parallela all’allineamento nord-sud dell’ago magnetico.

I principali componenti dell’orientamento sono:
• direzione
• dislivello
• distanza

Orientamento con il Sole: è uno dei modi più semplici e naturali. Noi sappiamo che il sole sorge ad Est e tramonta ad Ovest e che alla nostra latitudine, a mezzogiorno, l'ombra da noi proiettata sul terreno sarà sempre rivolta a Nord, ed ecco qui che con una certa approssimazione abbiamo stabilito i punti cardinali e quindi se in possesso di carte topografiche saremo in grado di orientarle nel modo giusto.
Orientamento significa: come e cosa fare per conoscere in ogni momento dove ci si trova tramite l’uso di determinati accorgimenti. Deve essere “usato” assieme alla cartografia.
Orientamento equivale a volgersi ad oriente. Esistono due orientamenti: l’orientamento geografico e l’orientamento magnetico.
Strumenti importanti per l’orientamento sono: la bussola, l’altimetro, il curvimetro.
Di notte: con il cielo sereno ci si può orientare cercando la Stella Polare. Per rintracciarla bisogna prima rifarsi all'Orsa Maggiore (grande carro); la Stella Polare si troverà sul prolungamento della congiungente le cosiddette "ruote" posteriori del Gran Carro ad una distanza pari a circa cinque volte l'intervallo tra le due "ruote". La stella polare si trova dunque alla punta del "timone" del Piccolo Carro o Orsa Minore.

Ma, IN SENSO ASTRATTO: l’orientamento è anche la capacità di dare una direzione alla propria attività (o la direzione stessa, per es. l’orientamento politico, sessuale, ideologico…) e in un’ accezione più strettamente psicologica definisce la capacità di formulare giudizi, di prendere decisioni e fare valutazioni corrette.
E quindi si costituisce come una condizione basilare per sentirsi sicuri nell’avventurarsi in nuovi territori, sia che si tratti di un percorso escursionistico che nell’esplorazione delle risorse personali.