Maurizio Baldini
Camminare come terapia
Ogni passo è un massaggio tonificante e benefico per tutto il corpo, ma anche una meditazione.
Camminare è come recitare un mantra.
da Tra Terra e Cielo, settembre 2000

In molte culture il pellegrinaggio, viaggio a piedi di più giorni verso una meta di interesse spirituale (Mecca, Gerusalemme, Santiago, Varanasi) aveva spesso il fine terapeutico di cura di grandi malattie. Senza voler sminuire il significato religioso e spirituale di questa pratica, cerchiamo di capire perché la guarigione spesso avveniva, considerando la pratica del camminare dal punto di vista laico e scientifico.

Camminare è la prima attività praticata dall’uomo da quando è sulla terra. Camminare per cercare cibo, camminare per cercare ambienti naturali o climi migliori. Camminava in gruppo familiare o di tribù, più raramente da solo. Camminare è quindi una pratica costituzionalmente innata nell’uomo.
Camminare è una pratica potente e flessibile che permette di raggiungere, oggi come 100.000 anni fa, luoghi inaccessibili usando uno qualunque degli strumenti di locomozione che la moderna tecnologia mette a disposizione.
Camminando puoi salire ripidi pendii, percorrere creste affilate, scendere stretti canaloni o percorrere greti di torrenti. Puoi scendere in grotte, salire alberi, guadare fiumi o saltare un crepaccio. Puoi percorrere lunghe distanze con poca spesa e basso consumo di energia.
Camminare è una pratica salutare. Pensate ai vostri piedi, toccateli. La struttura ossea occupa la parte superiore del piede. Sotto c’è la polpa. Un’ampia massa densamente vascolarizzata.
Cosa succede quando si cammina? Questa massa vascolarizzata viene, alternativamente nei due piedi, compressa e rilassata. Il sangue venoso viene spinto in alto, quello arterioso aspirato in basso. I piedi in cammino sono due potenti pompe che affiancano e aiutano il lavoro della pompa principale, il cuore. Camminare aiuta quindi la circolazione sanguigna, previene vene varicose ed arteriosclerosi. E’ consigliato a chi ha problemi di cuore, compreso chi ha subito operazioni e porta by-pass.

Riflessoterapia

Secondo la riflessoterapia alle varie zone sulla pianta del piede (calcagno, dita…) corrispondono gli organi del corpo: cuore, fegato, polmoni, ecc. Ogni passo è un massaggio tonificante e benefico a tutto il corpo.
Camminare è una attività fisica regolare che stimola e favorisce la respirazione, quindi l’attività dei polmoni ed il lento e regolare movimento della cassa toracica che a sua volta è un massaggio per tutti gli organi ivi contenuti. Oltre ai polmoni e al cuore il fegato, i reni, lo stomaco.
Respirare a pieni polmoni, possibilmente l’aria buona e pulita della montagna, del mare o della campagna significa anche pulizia del sangue attraverso l’assunzione del nostro cibo più sottile: l’ossigeno.
Ed infine camminare è meditare. Il ripetersi di un passo dopo l’altro è come recitare un mantra. Camminare aiuta a rilassare la mente, a lasciar scivolare i pensieri senza trattenerli, a far entrare nuovi pensieri e nuove idee, ad essere creativi.

In queste considerazioni sta, a mio parere, l’effetto benefico del camminare in sé. Ma ci sono altri effetti, legati al pellegrinaggio o al cammino di più giorni.

Camminare per un viaggio lungo significa cambiare ambiente familiare, casa, letto. I lettori di questo giornale sanno che alcune malattie gravi solo legate proprio alla casa, alla posizione del letto. Cambiare casa e letto ogni giorno significa non essere influenzati da particolari siti negativi. Cambiare cibo significa, anche in questo caso, abituare il corpo al cambiamento ed alla scoperta. Cambiare ambiente familiare e sociale significa sentirsi liberi da condizionamenti di carattere psicologico ed essere padroni di scelte consapevoli.
A volte la scelta del pellegrino, per motivi economici o di altro genere, era di camminare senza denaro, chiedendo cibo e ospitalità in paesi ignoti presso popoli sconosciuti. Pensate alla prova di carattere cui si sottoponeva, oltre alla prova fisica del cammino.
Il pellegrino tornava a casa sano e santo.

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